Luisa Macina Gervasio, nota come Luigi di San Giusto (Trieste, 4 febbraio 1865 – Pisa, 1936), viene ricordata come una grande giornalista Italiana; collaborò con varie riviste di critica letteraria, teatrale e politica, tra cui il Giornalino della Domenica e La Stampa. Tentò inoltre, senza successo, di creare un'associazione di giornaliste per tutelarne la categoria, a quel tempo non riconosciuta: le donne venivano riconosciute come scrittrici, non come giornaliste. Infatti, Luisa Macina Gervasio, per avere l'opportunità della pubblicazione dei propri testi, adottò il nome Luigi di San Giusto. Ebbe modo d'incontrare vari personaggi, tra cui Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti. Si dilettò scrivendo poesie, racconti e romanzi; nel 1888 vinse per la prima volta un concorso di scrittura, organizzato dalla Gazzetta del Popolo, proponendo due romanzi: Due donne e Il segreto di Donna Graziella. Nel 1901 pubblicò Fede, un romanzo dedicato a Matilde Serao; nel 1905 curò le memorie di Linda Murri e scrisse Un figlio, romanzo autobiografico dove spiegò la causa del suo divorzio. Si dedicò alla traduzione in italiano di testi per l'infanzia, e a tradurre Storia di Roma di Mommsen e Elegie e Viaggio in Italia di Goethe. All'inizio della Prima Guerra Mondiale sposò il fascismo e si pose il problema dell'antisemitismo nell'opera Schemagn Israel! Storia d'una famiglia ebrea durante il primo anno della Guerra Mondiale, testimoniando la vita di una famiglia ebrea all'inizio del novecento e descrivendo, tramite un dialogo, i pregiudizi contro gli ebrei.