Il primo caffè del mattino, preso in una delle caffetterie al centro di Londra, la solitudine di intere giornate simili, uguali, monotone e la frustrante sensazione che la vita sia un susseguirsi di eventi che si ripetono come in un film già visto, un libro già letto, una canzone già sentita. Samuele si è trasferito a Londra, dopo essere fuggito da un Paese dove non esiste futuro: ha smesso di sognare e si è accontentato di ciò che galleggia in superficie. La vita, però, rimescola le carte, così le umide vie dalla capitale britannica e le lenzuola di un letto d’ospedale gli faranno riscoprire il senso della vita. Incontrerà Melody, una ragazza affetta da una grave malattia, che però non perde mai il sorriso. Il senso delle lettere incise a inchiostro tra queste pagine, è celato dietro il ricordo delle parole di un padre ormai scomparso: «Non accontentarti di ciò che trovi, esigi ciò che cerchi». Un inno alla gioia, alla felicità e alla speranza; un invito a continuare la ricerca di se stessi.