Mentre attendeva la pubblicazione del suo secondo romanzo, The Beatiful and Damned (Belli e dannati), Francis Scott Fitzgerald scrisse al suo agente Harold Ober: “Sto pensando a una commedia che farà la mia fortuna”. Originariamente intitolato The Gabriel’s Trombone, il lavoro uscì con il titolo di The Vegetable, accompagnato da questa epigrafe: «Un uomo che non desideri farsi strada nel mondo, guadagnare un milione di dollari e magari anche mettere il suo spazzolino da denti nel bagno della Casa Bianca, non vale più di un buon cane – non è nient’altro che un vegetale». Uno straordinario Francis Scott Fitzgerald, una commedia scoppiettante e amara sul sistema politico americano, scritta negli anni Venti ma, come tutti i classici, più che mai attuale. Jerry Frost – Il vegetale (The Vegetable in originale) è la storia di un uomo comune, incompetente e ordinario, insultato per la propria mancanza di ambizione dalla famiglia, che improvvisamente realizza il proprio sogno (o sogna di realizzarlo) di governare gli Stati Uniti d’America. Scoprirà che il vero sogno è la normalità e un lavoro da “postino”. Fra gag e dialoghi lunatici, situazioni surreali e una critica alla società di massa, Fitzgerald costruisce un ennesimo elogio dell’anti-eroe e dell’uomo in fuga, in un’opera che richiama i toni dei film di Ernst Lubitsch e Frank Capra. Un vero gioiello, pressoché sconosciuto al pubblico italiano, di uno degli autori chiave della grande letteratura americana.
La via più breve al successo? L'insuccesso! Jerry Frost di Francis Scott Fitzgerald
Quando il Presidente è l'uomo della strada - La commedia ritrovata
Jerry Frost, Francis Scott Fitzgerald – cura e traduzione di Nicola Manuppelli
10 libri che hanno cambiato (o raccontato) il corso della politica americana (e un consiglio)