JUVE-NAPOLI
Romanzo popolare
«Questo libro piacerà anche ai non amanti del pallone. Perché, in queste pagine, si parla di vita, di sogni, di illusioni, di conquiste, di avventure, di letteratura. Idealmente abbracciamo il nostro faro Osvaldo Soriano, il narratore argentino che da ragazzo, in Patagonia, giocò centravanti, dove gli stopper avevano facce da assassini e scendevano in campo, non metaforicamente, con il coltello tra i denti. Il magnifico Gordo scrisse che “sono così le storie di calcio: risate e pianti, pene ed esaltazioni”. Esattamente come la vita».
Juve-Napoli. Non solo una grande sfida calcistica: una rivalità fondante (nel bene e nel male) dell’identità stessa di noi italiani, rivista e rivissuta da due grandi tifosi.
Juve contro Napoli. Un classico del calcio italiano si è rinnovato nella stagione 2017-2018 lasciando i tifosi con il fiato sospeso fino alle ultime giornate: prima con la clamorosa vittoria dei partenopei a Torino il 22 aprile, poi con il successo degli juventini sull’Inter e la sconfitta dei rivali a Firenze che ha di fatto chiuso i giochi. Ma al di là della sfida sportiva c’è stato – e c’è – molto di più. È Torino contro Napoli, Borboni contro Savoia; il Sud che resta contro il Sud che emigra; assistenzialismo pubblico contro assistenzialismo finanziario; la cultura dell’alibi contro la cultura della responsabilità, e chi più ne ha più ne metta. Un autore di bestseller sulla finanza come Vincenzo Imperatore e un grande giornalista sportivo come Darwin Pastorin, rispettivamente tifosi di Napoli e Juventus, scrivono un libro a due mani e, per così dire, a due cuori: ricordi, emozioni, episodi lontani e recenti, idoli e miti del pallone che resteranno tali nella memoria per tutta la vita. Giocano con la penna la loro sfida Nord-Sud, in un campionato fatto di frammenti di vita che fa emergere l’origine del tifo, le ragioni che lo alimentano, i caratteri delle due tifoserie e delle due città.
Juve e Napoli, il calcio popolare riconcilia con il calcio autentico
“Juve-Napoli. Romanzo popolare”: come raccontare un Paese tramite il tifo