SARS-CoV-2 Imparare dal virus
Opportunità e criticità per l'oncologia di domani
In Italia l’emergenza Covid-19 si è rivelata una tragedia in termini di perdita di vite umane e un’esperienza fortissima quanto a mobilitazione di forze e risorse. Come tale ha fatto emergere con prepotenza tutte le criticità – e, a volerla “sfruttare”, le opportunità – che il nostro Servizio Sanitario Nazionale da qui in avanti non potrà più ignorare. Con “criticità” intendiamo, tra gli altri, debolezza del territorio, separazione di modello sociale e biologico della malattia, mancanza di una progettualità centralizzata, obsolescenza di un certo fordismo sanitario, investimenti ancora troppo deboli in sanità e ricerca e penuria di sostenibilità. Gli ospedali italiani hanno governato l’epidemia Sars-CoV-2 con le risorse che avevano a disposizione e sono riusciti nell’impresa più ardua: fronteggiare l’emergenza garantendo la continuità delle cure ai malati cronici e/o acuti. Ecco allora che il bisogno è diventato “opportunità” e ha permesso di (ri-)scoprire strumenti come la telemedicina, sistemi di snellimento in un’ottica di ottimizzazione e pratiche di riallocazione delle risorse. Per raccontare tutto ciò abbiamo intervistato sei Direttori di Oncologia Medica e uno di Ricerca Traslazionale di altrettanti ospedali tra i più riconosciuti in Italia: il Policlinico Humanitas Gavazzeni di Bergamo, l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, il Policlinico San Matteo di Pavia, l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, l’Istituto Oncologico Veneto di Padova, il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli. Se è vero che le epidemie globalizzate rischiano di far parte della storia del futuro, è anche vero che siamo ancora in tempo per farci trovare pronti.
Un incisivo libro-documento sui risvolti del Covid-19 della giornalista Alessandra Ferretti
Oncologia, opportunità e criticità durante l’emergenza Covid19
Coronavirus: le implicazioni per l'oncologia e le necessità della fase 3