Il viandante della filosofia
Ricordi, riflessioni e speranze di un grande monaco del pensiero
«In Galimberti l’eredità della grecità si trasforma in una maieutica moderna, e coincide con la presa di coscienza della fine della metafisica e dell’avvento del nichilismo. In questo proibitivo compito – presentare le modalità di convivenza con la disperazione – Galimberti suggerisce non una retorica del disincanto, bensì le chiavi di resistenza nei confini dell’instabilità e della perdita, ormai interamente dominati dalla tecnica. L’opera di Galimberti è dunque una tangibile risorsa intellettuale ed esistenziale nel baratro dell’assurdo. Questo piccolo libro è un percorso tra le ragioni che rendono la filosofia un’insostituibile compagna di ricerca non già delle ragioni ultime ma, nemmeno troppo paradossalmente, della ricerca come ragione ultima» (dalla Prefazione).
Questo lungo dialogo tra lo scrittore Marco Alloni e il filosofo Umberto Galimberti può essere considerato la summa di tutto il pensiero galimbertiano intorno alla filosofia occidentale da Platone ai nostri giorni. Con il tono vivo e incalzante delle conversazioni, si fa infatti luce in queste pagine su quasi tutti gli aspetti capitali che hanno contraddistinto la ricerca di Galimberti: la questione del senso ultimo della filosofia, il rapporto tra scienza e cristianesimo, il dominio della tecnica nel mondo contemporaneo, le possibili forme di uscita dal nichilismo, i giovani e le loro risorse.
Capitolo dopo capitolo e risposta dopo risposta raccogliamo i frutti di una vita dedicata al pensiero e alla problematizzazione, all’indagine dei grandi snodi della Storia e all’interrogazione su se stessi, scoprendo che da sempre l’uomo agisce e riflette intorno a un’unica domanda: qual è il senso segreto del nostro soggiorno sulla terra?
Molte chiavi per rispondervi sono in queste intense pagine di passione umana e filosofica.