Come saremo dopo
Quaranta piccole prose ciniche per guardare il Virus negli occhi
«Quasi mi compiaccio» sussurra il nefando intellettuale «che il Virus e Isis ci ricordino che bisogna tornare indietro»
Marco Alloni
Ci sono persiane dietro cui spiare gli untori e balconi da cui urlare la propria appartenenza sulle note dell’Inno di Mameli. C’è una società fatta di sudditi, di chi somministra vaccini e di chi somministra consigli. C’è una stanza in cui La diceria dell’untore di Bufalino diventa un porta-mascherine e Cecità di Saramago si converte in uno stuzzicadenti. E c’è infine un Giudizio Universale in cui a troneggiare non è il Redentore ma l’Uomo edotto dalla massa di informazioni del web.
C’è tutto questo e molto altro e c’è il terribile sospetto che “dopo” saremo come e peggio di “prima”.
In un manifesto dedicato al “pensare a pensare”, Marco Alloni stila quaranta piccole prose ciniche che si alternano tra loro come fotografie con i rispettivi negativi.
L'autore affida a te, lettore, la scelta di cosa leggere e cosa fare di questa raccolta: riflettere sul Virus che ha fermato un mondo isterico o usarla come arma contundente del pensiero contro le tentazioni della sudditanza.