Quando la rucola non c'era
La commedia della vita di un italiano del Dopoguerra
Caro Enrico, è passato poco tempo da quando te ne sei andato, e sin dal primo giorno ci siamo accorti che manchi tanto, a noi e al tuo pubblico.
Ci manca la tua poesia e la tua ironia. La malinconia lieve e la battuta irresistibile. La tua intelligenza fulminante. La libertà di dire sempre quel che si pensa, senza paura, a chiunque lo meriti.
Il nostro modo per dirti grazie è riportare in libreria questo tuo “classico” dell’umorismo, che ha fatto scuola già nel titolo. Quando la rucola non c’era è entrato nel parlare comune, per dire che la nostalgia è bella ma anche ingannatrice, che «il meglio è passato» sì, ma dobbiamo rimpiangerlo con leggerezza, misura e senza prenderci troppo sul serio, mai. Con un sorriso dolceamaro, buono e generoso, com’era il tuo.
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