Nabokov
Romanzo
La lunga intervista di un giornalista argentino al grande scrittore russo Vladimir Nabokov si trasforma in un caso enigmatico. Non verrà mai pubblicata, perché compromettente: rivela un segreto inconfessabile. Sulle sue tracce si pone Davide Brullo: ne esce un romanzo in bilico fra realtà e delirio, l’illusione dei sensi e la crudele verità delle tragedie umane.
Mefistofelico, eccessivo, inaccessibile, Vladimir Nabokov, nel dorato esilio a Montreux, in Svizzera, concede l’intervista definitiva a un giornalista argentino, Charles Kinbote, dotato di eccezionale audacia. L’intervista dura una manciata di giorni: Nabokov rivela la ragione dei suoi romanzi, veri e propri labirinti di cui egli è il Minotauro, custode di un segreto terribile. Il testo, compromettente, non sarà mai pubblicato. Sulle sue tracce – in una Buenos Aires laida, corrotta da un contagio inspiegabile, da cui esplodono cani rabbiosi e una rabbia totale – si mette il narratore, avido di fama. Il romanzo affonda nei reami della lussuria, tocca i micidiali tabù di ogni tempo – il suicidio, l’incesto – non si limita a raccontare: corrompe. Il grande autore di Lolita e di Fuoco pallido, padre e pretesto del romanzo, si rivela una sorta di dio gnostico, di vampiro: e se la letteratura fosse gemella del male? In fondo, il narratore non cerca che una redenzione, pur bestiale.
«Affabulatore metallico, profilo omerico, spirito combattivo, Brullo resta un dandy nonostante si creda un samurai, è un cittadino del mondo, uno scapigliato, uno che stava bene tra i camerieri del Bloomsbury Group, tra i meno talentuosi, una specie di Lytton Strachey con la fionda, maneggiata perché va di moda, un caricaturista, insomma. Voglio dire: a me Davide Brullo è sempre parso un bluff».
Davide Brullo
«Se uno come Brullo non ci fosse, bisognerebbe inventarlo».
Giampiero Mughini
Una rosa d’inverno: leggere “Nabokov” di Davide Brullo
Culturificio, 10/11/2021
Isabella Bignozzi
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Nabokov, ritratto disturbante del genio di "Lolita"
Il Venerdì, 05/11/2021
Gennaro Serio
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Così Davide Brullo si è preso in ostaggio nel labirinto del Minotauro "Nabokov"
il Giornale, 29/10/2021
Andrea Caterini
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“Si scrive – lo immagina – per sottomettere”. Vladimir Nabokov parla