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Marco Ascione

Siamo meridionali

I libri della Salamandra extra +, n. 41
2024, pp. 272, ePub

ISBN: 9788893236720
€ 9,99
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Sinossi

Uno studio del sociologo veneziano Cristante dimostra che nei mass media italiani prevale da tempo la narrazione di un Sud criminale e corrotto. Nonostante i dati ufficiali sui tassi di criminalità e corruzione in Italia vedano il Sud tutt’altro che primeggiare. La scuola positiva di Lombroso, nella seconda metà dell’Ottocento, considerava i meridionali addirittura biologicamente delinquenti. Lo storico britannico Duggan evidenzia che questa deriva razzista verso il Sud deflagrò all’Unità bollando i meridionali come innatamente barbari e inferiori.
I pregiudizi sui meridionali, diversificatamente ancora diffusi e reiterati dai mass media, sono, in realtà, proprio ciò che impedisce la risoluzione della Questione Meridionale. La narrazione di un Sud irredimibile, infatti, induce a ritenere inutile l’impiego di fondi per risollevarne le sorti. Consentendo per contro un illegale e ininterrotto scippo di denaro al Sud, con persino la proposta di legalizzarlo e incrementarlo tramite l’autonomia differenziata. Il Nord che ha nel (sempre più povero) Sud il vitale mercato di smercio dei suoi prodotti, vede così regredire la propria economia. In danno all’intero Paese, dalla “salute” precaria e tra le più compromesse d’Occidente: sia per tale ragione che per altre, incluso il suo strutturato sistema di corruzione che, unitamente a ulteriori fenomenologie (come le mafie, la loro trattativa con lo Stato, la politica fatta a “casta”, talune esiziali mentalità ecc.), affondano le loro radici in un unico peccato originale: ovvero, la maniera deviata in cui l’Unità venne portata a compimento.

Autore

Marco Ascione

Autore dell’“enciclopedico” Italós, presentato alla Camera il 4 luglio 2018 (con introduzione a firma di Marcello Musso, PM ottenente le condanne di Riina e Bagarella), è l’artefice di diverse e clamorose ricerche realizzate per l’Eurispes (fra esse quella sugli 840 miliardi cui il Sud s’è visto privare in diciassette anni). Pubblica su riviste scientifiche internazionali ed è autore di articoli usciti sul magazine «L’Eurispes». Interpellato dal Senato per il parere sull’uso dei fondi del pnrr, è esperto in dinamica delle popolazioni e in studio dei sistemi complessi, nonché in analisi delle interazioni tra biomi, ecosistemi, peculiarità geografiche, uso dell’energia, delle risorse disponibili e mutamenti economici, tecnologici e sociali nei sistemi antropici complessi. Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze ambientali all’Università Parthenope di Napoli e il dottorato di ricerca all’Università degli Studi di Parma, nel corso del quale ha studiato presso la University of Florida (USA). Ha lavorato alla Sapienza Università di Roma, all’Eurispes, ha collaborato con l’Università degli Studi di Siena, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, la Luiss Guido Carli di Roma e l’enea del Centro Ricerche Casaccia (Roma). Le sue ricerche sono citatissime.

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