Amascord
ispirato a fatti realmente accaduti
«Eugenio Scalfari? Una volta disse a Gigi Melega: “Sabelli Fioretti alla Repubblica? Neanche morto”.
E allora io mi vendicai raccontando di quando confuse il generale Dalla Chiesa con
il Papa. OrianaFallaci? Mi rapì e mi tenne prigioniero quattro giorni. Silvio Berlusconi? La più bella intervista di sempre gliela facemmo io e Giorgio Lauro
a "Un giorno da pecora". Cercammo di mettergli le manette e gli chiedemmo se era gay. E lui chiese a Giorgio: “Ma il suo amico è un pervertito?”
Nella mia vita personale e professionale me ne sono successe di tutti i colori. E in questo libro c’è tutto. Quasi tutto. Tutto rigorosamente vero. Quasi tutto rigorosamente vero. Giorgio Lauro sostiene che il mio rapporto con la verità è molto precario. Ma mente. I fatti che racconto sono fatti realmente accaduti: parola di Claudio Sabelli Fioretti. Di certo sono stato direttore di “Abc”, di “Sette”, di “Cuore”, di “Pm”, di “Gente Viaggi”, sono stato editorialista di “Io Donna”, redattore capo di “Panorama”, inviato del “Secolo XIX”, autorevoli colleghi mi hanno eletto maestro riconosciuto dell’intervista come genere giornalistico-letterario. Hanno ragione.
Le mie interviste sono molto belle, le più belle in circolazione. Ma non ho fatto solo interviste. Posso vantarmi di essere stato l’unico direttore di rivista turistica licenziato per motivi politici, di essere andato a piedi da Lavarone a Cura di Vetralla, di aver fatto molte riunioni di redazione con uno scimpanzé, di aver fatto scappare un’orsa in Kamchatka andandole incontro nudo, di aver avuto quattordici voti alle elezioni presidenziali (anche se la notizia è stata censurata da Wikipedia), di aver passato una settimana in Sardegna con Francesco Cossiga in mutande (lui in mutande, non io)».
Claudio Sabelli Fioretti
CLAUDIO SABELLI FIORETTI E L’INSOSTENIBILE BORGHESIA DEI TERRORISTI
«Fallaci si riscrisse l’intervista, tremai davanti a Carla Bruni. Non sono stato un buon padre».