Quella di Pino Pavone e Piero Ciampi è la storia di un’amicizia straordinaria.
L’uno, Ciampi, è il cantautore livornese «anarchico, comunista» che è entrato di forza nella storia della musica popolare italiana per il suo genio schietto e sregolato: l’autore di alcune tra le ballate più malinconiche e pure della nostra
canzone, da "Il vino" a "L’amore è tutto qui". Un poeta straordinario, «sottovalutato al massimo» secondo molti suoi colleghi come Roberto Vecchioni.
L’altro, Pino Pavone, ha scritto con Ciampi numerose canzoni: oltre alla già citata "L’amore è tutto qui", "Andare camminare lavorare", "In un palazzo di giustizia", "Don Chisciotte".
A novant’anni dalla nascita del cantautore, una storia di amicizia, di scorribande, e di arte. Da Roma alla Calabria di Pino, alla Livorno di Piero e ritorno. Il carattere paziente di Pino che si contrapponeva a quello rissoso di Piero, con la
sua abitudine di bere «come un irlandese» che lo rendeva un uomo «con tutte le carte in regola per essere un artista», come lui stesso ebbe a scrivere.