Il Campo Antico

In un non precisato comune della bassa emiliana, il sindaco intende urbanizzare il vecchio cimitero, il Campo Antico, ormai chiuso da molti anni e sostituito nelle sue funzioni dal Campo Nuovo, lontano dall'abitato. Alcuni cittadini si oppongono, perché nel vecchio cimitero sono sepolti, dimenticati, molti abitanti del secolo scorso. Soprattutto si oppone con puntiglio Ilma Derini, una settantenne poetessa-non-poetessa del paese, che descrive i fatti in forma poetica salvo poi cancellare i componimenti per non cadere schiava della vanità. Ilma, alla ricerca di alleati nella battaglia per la difesa della memoria, infine accetta una mediazione: con l'aiuto di un ingegnere napoletano esperto in cattura delle "voci" proverà a salvare dalla dispersione gli spezzoni di storie e di emozioni che i defunti sono ancora in grado di comunicare. La prima parte del volume è il resoconto di questa piccola storia. I racconti della notte di ascolto, passata dai due nel campo vecchio, vengono trascritti da Ilma in brevi pezzi in forma poetica, poiché è questa l'unica forma, allusiva e abbozzata, che può renderne la materia e l'essenza. La raccolta viene inframmezzata dall'intervento dei personali fantasmi di Ilma con cui essa è costretta a confrontarsi. La seconda parte alterna le "poesie delle voci" ai dialoghi con cui Ilma ripercorre la sua lunga esistenza. Nella conclusione, matura la decisione di Ilma di rendere pubblico tutto ciò che ha raccolto, ricattando il costruttore affinché se ne accolli le spese. Come se si trattasse della riduzione dell’impatto ambientale della sua speculazione edilizia. Una Spoon River padana, racconto di sentimenti individuali che compongono il cuore di una comunità. Un viaggio nel tempo, a ripercorrere cento anni di evoluzione sociale e politica locale (i panorami, i miti, i luoghi, gli oggetti...), una storia sociale più generalizzabile a livello nazionale, una piccola comedie humaine, fino ad una metafora dell'odierno spaesamento e della cancellazione di passato e futuro nella cultura della globalizzazione.