"Cenere Zero" è per chi ha so erto in silenzio, per chi si è alzato ogni giorno senza sapere come, eppure si è alzato, per chi ha detto “sto bene” quando dentro stava a ondando. È un libro che non salva, ma ti tiene per mano mentre cadi, è una voce che non si spegne, anche quando tutto sembra nito.
Dentro c'è un uomo vero, con un cuore spezzato, con un corpo devastato dal Tarlo, la fibromialgia, con un'anima lacerata dal Cristallo, la depressione, e con una cicatrice aperta dallo Scarafaggio, il cancro.
Ma non è rimasto a terra, ha scelto di restare, di dire no, di ricominciare. Cenere Zero è un'opera urbana, fatta di sangue, musica, rabbia, fede e bellezza, non fa
sconti, ma regala verità.
Questo libro è una carezza per chi ha smesso di credere, è un urlo per chi non sa più gridare, è una spinta per chi ha paura di rialzarsi. Non è un racconto, è una rinascita.
«Il Tarlo è nel respiro, il Cristallo è nei pensieri, lo Scarafaggio è nel sangue, ma io sono ancora qui, e la cenere non mi brucia più». Quando lo chiudi, hai voglia di vivere.