La rivoluzione senza nome
Credere disobbedire combattere
Dieci tesi spiazzanti. Dieci cazzotti nello stomaco al conformismo, al politicamente corretto, a tutti quelli che benpensano. Licenzia lo Stato badante. Non consegnare il tuo corpo. Sfonda la città vetrina. Gambizza l’elettore che è in te. Sono solo alcune delle provocazioni che Francesco Bonazzi elenca in questo libro sicuramente unico nel panorama dell’analisi socio-politica attuale, a metà fra il pamphlet e il manifesto d’azione. Un inno, uscito dalle viscere e dal cervello insieme, alla disobbedienza totale, ad un neo-anarchismo personale, vissuto in autonomia di coscienza, con la convinzione che bisogna prima distruggere tutto, per poi costruire. Una proposta di rivoluzione permanente contro i rivoluzionari specializzati, «preparando nella clandestinità quotidiana dei gesti e dei sogni la sua coerenza esplosiva».