Silvia Giacomoni, Pietro Mariani Cerati e Luigi Rigazzi presentano "Bibbia, libri e giornali" @Libreria Claudiana - Milano
Silvia Giacomoni, Pietro Mariani Cerati e Luigi Rigazzi presentano "Bibbia, libri e giornali" presso la Libreria Claudiana di Milano.
Dove e quando
Libreria Claudiana, Via Francesco Sforza 12/a
Giovedì 25 maggio alle ore 18 Silvia Giacomoni, Pietro Mariani Cerati e Luigi Rigazzi presentano "Bibbia, libri e giornali" con Giuseppe Cederna, Bruno Segre e Miriam Camerini presso la Libreria Claudiana di Via Francesco Sforza 12/a - Milano.
Silvia Giacomoni è un’intellettuale difficile da definire. Forse non tanto nota al grande pubblico, ma per sua scelta, per una vocazione alla serietà e alla riflessione che l’ha tenuta al riparo dei riflettori. Attratta dalle religioni, Silvia Giacomoni è l’autrice della Nuova Bibbia Salani, un appassionante racconto delle storie e dei personaggi del testo sacro. «Una parafrasi magistrale dell’Antico Testamento» l’ha definita Bruno Segre. Ma in questo libro-conversazione con Pietro Mariani Cerati e Luigi Rigazzi, Silvia Giacomoni ripercorre con libertà e fiducia tutta la sua vita, intellettuale e privata. La storia di una donna laica nel senso migliore del termine, sempre capace di confrontarsi con il mistero. Al centro di tutto, com’è naturale, è il rapporto con “il Bocca”: Giorgio Bocca, suo marito. Si incontrarono nel 1965: da allora, una vita insieme. Del grande giornalista, questo libro ci offre un ritratto assolutamente inedito. Le sue proverbiali asprezze di carattere, la generosità,l’impegno, i successi e le sconfitte sono raccontati da Silvia come in un diario d’amore,intenso, a tratti toccante e al tempo stesso ricco di ironia, spirito, leggerezza. Il racconto di vita si intreccia con le riflessioni sul senso dell’esistenza, aperte e franche, com’è nel carattere della Giacomoni. «Se tu per trovare un senso alla tua vita devi andare a pescarlo nella religione vuol dire che tu la tua vita in parte l’hai schivata» afferma Silvia. «La vita va vissuta nella sua orrendezza e nella sua bellezza, in tutte le sue parti, accettando di non capire».